I caricatori e gli spedizionieri europei sono tornati ad allertare la Commissione europea sulle attuali pratiche messe in atto dagli armatori attivi nel trasporto container di linea perché le catene di approvvigionamento delle merci stanno subendo sempre maggiori alterazioni. Lo ha reso noto Clecat spiegando che le associazioni si incontreranno con esponenti di Bruxelles nelle prime settimane del 2021 per dimostrare i danni che secondo loro il comportamento dei vettori sta causando alla crescita del commercio in un periodo di recessione economica.
Secondo la denuncia dei caricatori i vettori marittimi si sono riservati la possibilità di modificare le tariffe ogniqualvolta lo ritengano opportuno, nonostante i noli e gli oneri specifici concordati. Allo stesso modo, i caricatori e gli spedizionieri si trovano a dover affrontare il problema delle prenotazioni rifiutate e dei carichi rinviati nei casi in cui i vettori ritengono più redditizio accettare spedizioni con tariffe più elevate per una particolare rotta. Tra le pratiche considerate “inaccettabili” vi è anche quella per cui gli spedizionieri si vedono rifiutare prenotazioni già confermate in precedenza al solo fine di ottenere nuovi booking a tariffe spot notevolmente più elevate.
Le pratiche irragionevoli dei vettori in materia di attrezzature per container, tariffe, controstallie e oneri di detention rappresentano un grave rischio per la capacità di ripresa economica in Europa.